Anche il trasporto ferroviario sta compiendo grandi sforzi per essere più rispettoso dell’ambiente, trovando nuove soluzioni all’avanguardia, maggiormente sostenibili, ma anche capaci di adattarsi agli attuali sistemi di trasporto già in funzione.

Sentiamo sempre più spesso parlare di mobilità sostenibile, ossia quel processo avviato a livello mondiale per risolvere i problemi di inquinamento dovuti all’enorme numero di mezzi di trasporto che circolano sulle nostre strade.

Rolls-Royce è nota nel mondo come casa costruttrice di grandi autovetture di lusso, ma in realtà la sua fama è dovuta anche alla realizzazione dei potenti motori a turbo-getto che oggi alimentano gran parte degli aeroplani da trasporto passeggeri, sia dell’americana Boeing che della europea Airbus.

Mentre si parla sempre più spesso di auto a guida autonoma, al Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, si lavora a una nuova tecnologia in grado di rendere autonome anche le imbarcazioni.
Diverse aziende nel mondo, infatti, stanno sviluppando nuove soluzioni per rendere i mezzi navali capaci di prevenire collisioni e navigare in autonomia attraverso l’uso di sensori, telecamere e software di controllo per offrire le migliori condizioni possibili di navigazione in assoluta sicurezza.

Uno degli obiettivi principali fissati a livello europeo per il contenimento delle emissioni di CO2 è la riduzione degli inquinanti prodotti dagli aeromobili. Boeing e Airbus, i due più grandi costruttori mondiali di aeromobili, il primo statunitense, il secondo europeo, stanno lavorando da tempo a nuove soluzioni e tecnologie, oltre che a nuove miscele di carburanti in grado di abbattere drasticamente l’uso degli inquinanti, con l'obiettivo di raggiungere le emissioni zero entro il 2050.

Stiamo assistendo da tempo a innumerevoli innovazioni nel campo dell’automotive: guida autonoma, elettrificazione, digitalizzazione dei trasporti, tecnologie Lidar. C'è un altro campo, particolarmente interessante, sul quale sta lavorando da tempo l’azienda tedesca ZF Group.

Presto le immagini dei film di fantascienza, dove mezzi speciali volano sopra le nostre città collegando un edificio ad un altro, diventeranno quasi una consuetudine, costringendo gli sceneggiatori a reinventare la fantascienza. Sì, perché sono molti i costruttori automobilistici che stanno testando veicoli ibridi capaci di decollare e spostarsi da una parte all’altra dei nostri spazi urbani con lo scopo, non solo di accelerare i tempi di percorrenza, ma soprattutto di allentare l’elevato traffico di superficie oramai insostenibile.

Uno dei temi più importanti per la soluzione della congestione dei nostri centri urbani è quello sulla mobilità, dove le nuove tecnologie, l’Internet delle cose (IoT) e la rete 5G potranno contribuire in maniera determinante alla risoluzione di questo grande problema.
È in questo scenario che nasce un nuovo progetto, tutto italiano, per la mobilità smart.

Uno dei sistemi più inquinanti del trasporto autostradale è quello dei Tir, gli enormi giganti della strada che emettono grandi quantità di CO2 nell’atmosfera costituendo uno dei più pericolosi sistemi di mobilità per l’ambiente.

La ricerca su una mobilità veramente sostenibile vede realizzare sforzi in più direzioni: molto interessante è il progetto australiano per il miglioramento della mobilità su rotaia.
I treni, da sempre, sono tra i veicoli più greengrazie alla loro movimentazione quasi esclusivamente elettrica: oggi, però, si cerca di fare di più attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative.

I costi dell’energia, come sappiamo, sono sempre più alti a causa dell’instabilità geopolitica internazionale e dei costi di trasformazione e di trasporto dell’energia.