Luce dagli alberi

Un designer olandese, Daan Roosegaarde, basandosi sugli studi del biologo molecolare Alexander Krichevsky, sta portando a termine la realizzazione dei primi alberi luminescenti, noti con il nome di Glowing Trees. Al progetto stanno collaborando l’Istituto Bioglow Tech e la State University di New York.

Questo studio fa parte di una serie di esperimenti che, differenti università e laboratori scientifici conducono da tempo, per creare piante in grado di emettere luce spontaneamente come altri esseri sul nostro pianeta.
La bioluminescenza è un fenomeno naturale già conosciuto da tempo e manifesto in differenti specie naturali, quali le lucciole, batteri e nella sepiolida, una piccola seppia che vive nelle profondità oceaniche.
Prima di addentrarci nella trattazione dell’argomento, bisogna far chiarezza sulla differenza che esiste tra luminescenza e fluorescenza. La prima rappresenta quel fenomeno provocato dalla luciferina, sostanza organica che emette luce entrando in reazione con un enzima capace di accelerare la reazione chimica necessaria, fenomeno chiamato luciferasi. La seconda, rappresenta quel fenomeno che si manifesta quando un essere vivente assorbe luce di una certa frequenza (colore) e ne emette una di frequenza (colore) diversa.

luce alberi

Le modalità con cui gli esseri viventi emettono luce sono diverse: alcuni la producono spontaneamente generando i composti di cui precedentemente, altri li assorbono mangiandoli mentre altri, infine, entrano in simbiosi con batteri diventando essi stessi produttori di luce.
Gli scienziati, mirano a trasformare esseri incapaci di generare luce in entità capaci di farlo, attraverso modificazioni del DNA del soggetto ricevente. La procedura consta di tre fasi: la prima chiamata progettazione, cioè quella in cui viene creata la precisa sequenza del DNA, una seconda chiamata stampa, in cui viene stampato con una stampante laser la sequenza creata e una terza chiamata trasformazione, in cui la sequenza creata viene modificata per renderla compatibile con l’organismo di destinazione.
Oggi, gli scienziati, basandosi sulle conoscenze fin qui acquisite, stanno sperimentando questi processi su un sistema di piante, creando così, dei veri e propri alberi luminosi. Il processo per rendere bioluminescenti le piante è quello di inserire geni modificati attraverso iniezioni, in modo da consentire a queste l’acquisizione della proprietà.

 

luce alberi2

Quali gli scopi di tali esperimenti? L’idea è quella di ridurre drasticamente l’inquinamento ambientale, soprattutto in ambito urbano, attraverso l’uso di queste piante luminose in grado di fornire luce alle strade senza l’uso di energia. Molti sono i detrattori di queste sperimentazioni, a causa degli interventi basati sulla modificazione del DNA delle piante, ma tali critiche stanno pian piano rientrando in quanto, tali esperimenti, non comportano in nessun caso il danneggiamento ne delle specie soggette alla modificazione genetica, ne dell’ambiente che li circonda, perché trattasi di semplici interazioni biologiche tra organismi appartenenti a specie diverse. A riprova di questa tesi, il benestare del Dipartimento di Agricoltura americano che sottende al controllo di queste pratiche confermando l’assoluta innocuità dei processi di bioluminescenza.
Altri studi, oltre quello di Daan Roosegaarde, sono in corso in diverse parti del pianeta di cui, i più interessanti, sono quelli condotti dall’imprenditore Antony Evans sulla pianta Arabidopsis thaliana, capace di emettere una luce blu e quello dell’Università Nazionale Cheng Kung di Taipei, in cui gli scienziati hanno impiantato particelle d’oro sulle foglie della Bacopa Caroliniana in modo che questa, in combinazione con i raggi ultravioletti emessi dal sole, produca una luce rossastra.

 

 

Terzo anno scolastico

  • Creato il

S. LATTES & C. EDITORI S.p.A.©